Denti e gengive
Antibiotici e problemi dentari, tra cura e profilassi
In ambito dentistico, l’antibiotico rappresenta un ausilio molto usato e spesso indispensabile. Il motivo di ciò è da cercare nel fatto che la bocca ospita numerose specie di batteri. Al variare di alcuni parametri nel cavo orale, i batteri possono proliferare, annidarsi tra un dente e l’altro e dare origine a infezioni.
Tra i fattori a cui prestare attenzione:1
- Il cibo, considerando che parte di questo può rimanere in bocca e può essere esso stesso veicolo di microrganismi
- Gli spazi interdentari possono a loro volta trattenere residui di cibo, alimentando lo sviluppo di alcune specie batteriche
- Le variazioni del pH salivare, che in condizioni fisiologiche riesce a contrastare la crescita batterica
Ecco perché, sia a scopo terapeutico (in caso di ascesso) sia a scopo preventivo (come profilassi pre/post operatoria), l’antibiotico è probabilmente il farmaco più prescritto in ambito odontoiatrico.
L’ascesso dentario e la terapia antibiotica
Un dolore forte, pulsante, puntorio. Una sensazione di calore e un gonfiore tanto accentuato da poter determinare un’alterazione, transitoria, della forma del viso sono caratteristiche tipiche dell’ascesso dentario, cioè dell’infezione che può svilupparsi tanto a seguito di una carie trascurata, così come di un problema gengivale. L’approccio ideale è quello chirurgico, con drenaggio o rimozione della causa alla base dell’infezione, e la terapia antibiotica soprattutto quando l’infezione non è localizzata ma diffusa.2
L’antibiotico e le infezioni della bocca
Per risultare efficace la terapia antibiotica deve essere associata a una buona igiene orale con controllo della placca batterica. Questo perché gli antibiotici si disperdono per via sistemica e solo una minima parte della dose somministrata riesce davvero a raggiungere le tasche parodontali e la flora batterica sottogengivale. Il biofilm che compone la placca, infatti, costituisce una barriera con cui i batteri patogeni si difendono dall’azione dell’antibiotico.1
Da questo punto di vista, l’importanza dei vettori (o “carrier”) del principio attivo stesso è di primaria rilevanza: le applicazioni topiche, poste direttamente in sede laddove non vi è una risposta terapeutica soddisfacente con la terapia sistemica, rappresentano un’opzione molto interessante.1,3,4
Per quali problemi ai denti vengono usati gli antibiotici
La terapia antibiotica ha per obiettivo la massima riduzione dei batteri patogeni parodontali in caso di:
- ascessi,
- parodontiti precoci,
- parodontiti che non rispondono al trattamento meccanico,
- gengiviti e parodontiti necrotizzanti.1
I farmaci da utilizzare sono:
- tetracicline,
- metronidazolo,
- ciprofloxacina,
- amoxicillina + acido clavulanico,
- clindamicina,
- metronidazolo + amoxicillina (più efficace nella parodontite aggressiva)5
- metronidazolo + ciprofloxacina (la ciprofloxacina può sostituire l'amoxicillina in caso di allergia alle β-lattamine).6
Durata e schema della terapia dipendono strettamente dalle condizioni del paziente e dal giudizio dello specialista curante.